Il Gallo Belotti è tornato a parlare in un’intervista del suo periodo al Torino, con riferimenti al calciomercato
Dopo una lunga attesa, il Gallo Belotti si è accasato alla corte di Mourinho negli ultimi giorni della sessione di calciomercato. La stagione in giallorosso dell’ex Toro non è cominciata nel migliore dei modi, complici una condizione fisica non ottimale e la concorrenza di un attaccante giovane e forte come Tammy Abraham. Con il passare dei mesi, però, il Gallo ha saputo ritagliarsi uno spazio importante negli undici dello Special One, nonostante qualche infortunio. Sono due, finora, i gol realizzati dall’attaccante con la maglia della Roma: in Coppa Italia contro la Cremonese e in Europa League contro il Salisburgo. Proprio Belotti, nelle ultime ore, ha rilasciato un’intervista per Cronache di Spogliatoio: le sue parole durante il periodo al Torino.
Le parole di Belotti
Belotti ha parlato di un periodo particolare con la maglia granata, quando il suo cartellino arrivò a valere addirittura 100 milioni: “In quel periodo, il mio nome era da tutte le parti. Si leggeva ‘Belotti’ ovunque. Probabilmente, all’inizio sono stato consigliato nel modo sbagliato, ho avuto la forza di lasciar correre. Si diceva che era fatta con il Milan per 58 milioni, che dovevo andare a giocare la Champions League. Si parlava ovunque della mia valutazione, di quanto valesse Belotti, di cosa dovesse fare Belotti, di quale fosse l’opzione migliore per Belotti“.
Quest’estate, e’ piu’ facile che il Toro prolunghi il contratto a Karamoh piuttosto che la Roma prolunghi il contratto a Belotti.
Chissa’ perche’.
La formula con cui i due giocatori sono stati contrattualizzati l’estate scorsa e’ la stessa: un anno con possibilita’ di estensione se la societa’ e’ contenta.
Consigliato male?
Tutt’altro.
Fossero entrati quei soldi nelle casse cosa se ne poteva fare?
Comprare e fare una squadra vera come mai in 18 anni?
Molto meglio dare la colpa di tutto a tutti tranne a chi da 18 anni è l’unico filo conduttore della nostra lenta agonia.
Mediocre come giocatore e soprattutto un omuncolo.